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  • missione impossibile

  • Riccardo

    Member
    2 Gennaio 2022 at 10:39

    salve a tutti,

    ho rilevato da qualche mese un vigneto nella provincia di Salerno, l’impianto ha 12 anni e sono state impiantate 2000 viti di aglianico e 700 di fiano su circa 9000m.

    ora mi ritrovo il disastro come da foto allegate(piante di aglianico).

    provo a dare una mia interpretazione:

    credo che il precedente potatore ha tentato di strutturare un doppio cordone speronato, le piante non hanno forza evidenza riscontrata dal poco vigore dei tralci oltre sicuramente a varie malattie, alcuni punti vegetativi sui cordoni sono deperiti e non credo sia stata fatta nessuna potatura estiva.

    non so se portare avanti il progetto del precedente potatore oppure cambiare direzione .

    datemi qualche consiglio su come affrontare la questione.

    Riccardo.

  • Rocco

    Member
    2 Gennaio 2022 at 13:19

    Ciao Riccardo, auguri per l’acquisto. Io al tuo posto tenterei una riconversione a guyot aprendo uno o due canali laterali applicando i principi del metodo S&S . Personalmente non credo che tu posso rigenerare quel cordone speronato. Mi piacciono i pali di castagno. In merito alle piante, dalle foto vedo che quel tentativo di cordone sia di recente applicazione ma di indubbio futuro! Quindi datti da fare perché avrai tanto lavoro da fare! ✌

    • Riccardo

      Member
      2 Gennaio 2022 at 14:11

      Grazie Rocco per la tua risposta,

      hai pienamente ragione quel cordone è recente e va tolto. mi trovo in linea con te sul fatto di reimpostare un allevamento a guyot, in merito a questo ti chiedo un parere: seguendo i principi del metodo S&S dovrei fare un taglio con abbondante legno di rispetto sul ” cordone” cercando di salvare su ambedue i lati lo sperone più vicino al fusto da doce potrei ricavare uno sperone ed eventualmente un capo a frutto.

      P.S. visto che hai apprezzato i pali di castagno ti allego delle foto dove i pali si vedono meglio😀

      grazie ancora per la tua risposta e buona giornata.

      Riccardo.

  • Rocco

    Member
    2 Gennaio 2022 at 17:10

    Bei filari! Complimenti! Anche io sto realizzando i miei nuovi impianti con pali di castagno 10/12 cm di diametro. In merito alle tue considerazioni ritengo che la scelta dei nuovi speroni fatta come tu dici dovrebbe darti la possibilità di iniziare le nuove ramificazioni.. ma attento ad applicare bene i principi del metodo S&S

    • Riccardo

      Member
      2 Gennaio 2022 at 18:37

      Ciao Rocco,

      potrei fare una cosa di questo tipo?

      ti allego una foto della pianta completa e una nel dettaglio con i tagli che farei.

      nel taglio 1 levo levo quel pollone rispettando le corone.

      nel taglio 2 accorcio quella ramificazione lasciando un bel pezzo di legno di rispetto.

      nel taglio 3 tolgo il il secondo tralcio che si è sviluppato sullo sperone non rispettando le corone, l’anno prossimo lo rifilo.

      nel taglio 4 faccio uno sperone a 2 gemme franche e tagli sotto l’internodo della terza gemma.

      anche con il taglio 5 lascio uno sperone con 2 gemme franche.

      e con il taglio 6 accorcio la ramificazione sempre con legno di rispetto che rifilerò nei prossimi anni.

      Considerando il poco vigore dei tralci non lascerei per quest’anno nessun capovolto in modo tale da far rafforzare la pianta, ma questa è una mia personale interpretazione.

      sono andare a sbirciare il tuo profilo, è evidente la passione che hai per la viticoltura e le ottime competenze che hai nella gestione dei tuoi vigneti, complimenti.

      per me questo è l’inizio di una nuova avventura.

      Riccardo.

  • Rocco

    Member
    2 Gennaio 2022 at 20:06

    Grazie Riccardo per il tuo apprezzamento nei confronti delle mie piante. Tieni conto che ho cominciato nel 2017 quindi sono un neofita anche io .. in questi anni ho studiato i manuali di simonit ed ho frequentato i corsi vine pruner .. ė solo grazie a queste nozioni se oggi riesco ad interpretare una pianta e valutare cosa sia meglio per lei! In merito alla tua interpretazione della pianta in foto condivido la tua impostazione con qualche piccola mia personale variazione . Ad esempio non toglierei quel piccolo pollone ma lo taglierei ad una gemma per riservarmi un eventuale tralcio più in basso. Inoltre speronerei il primo tralcio sulla destra (dove dipingo il blu del flusso della linfa)… sulla sinistra sono d’accordo con te … insomma hai tanto lavoro da fare ma il mio consiglio è di non avere fretta… aspetta la primavera e con la potatura verde vedrai che si apriranno nuove strade.. ti allego la foto con la mia idea di inizio di conversione

  • Riccardo

    Member
    2 Gennaio 2022 at 21:23

    bella mi piace la tua impostazione, mi tornerà sicuramente utile anche sulle altre piante.

    grazie delle risposte.

    Ti terrò aggiornato sugli sviluppi.

    Riccardo.

  • Fiorenzo

    Member
    5 Gennaio 2022 at 19:44

    Salve Ruggiero, buona fortuna e tanto coraggio per il tuo acquisto, bella mossa!! Spero ti divertirai.

    Ti dico quello che penso guardando le tue foto.

    Vedo tanta erba forte e verde, a pieno campo. Non mi sembra di vedere segni di passaggi di diserbante. Bello ed importante per la biodiversità, per mantenere l’umidità del suolo, non so dove sei a Salerno ma immagino estati secche. Però bisogna gestire e contenere l’erba, quindi ti consiglio visto che il periodo lo chiama pure come lavoro di lavorare un po’ il tuo suolo, solo lungo linea con un perimetro per terra di boh 30/50 cm anche di più per consentire alle tue piante di avere uno spazio solo loro senza invasive ed erba. Non so quanta superfice hai ma anche una bella zappa dopo per ripulire un po’ radici ecc non sarebbe male. Sicuramente quindi poi fertilizza su linea, per me ovviamente con naturale stallatico. Puoi anche pensare di fare un altro lavoro: lavori il suolo al 100% sulla linea ed Intra linea, poi semini delle fertilizzante verde: cioè piante che fissano l’azoto, piante che poi un volta tagliate e che vanno in pacciamatura naturale rilasciano nel suolo altre sostanze nutritive che le tue vigne mangeranno. Le tue piante secondo me hanno fame, sono state tirate su velocemente senza poter crescere gradualmente e fare del corpo. Se vedo bene ci sono degli speroni con 3/4 occhi dell’anno scorso, legni molto sottili quindi vuol dire che già due anni fa le piante hanno prodotto poco legno e sottile, sintomo di poco vigore, e lasciando l’anno passato 3/4 speroni lunghi per lato le piante hanno detto ahia!!

    Fondamentale come dice il buon Rocco la potatura verde per lasciare veramente il minimo per poter concentrare le forze della pianta al massimo. Se vuoi essere veramente drastico scordati i grappoli, cioè toglili tutti così la pianta non userà le energie per questa fase ma per fare legno e trovare le forze.

    Per la potatura io sarei drastico cercherei e lascerei al massimo uno sperone per lato se vuoi tenere due canali aperti. O sennò tieni tutto su un canale. Se c’è linfa deve uscire da qualche parte e se in alto lasci solo piccole finestre tipo uno sperone anche solo con un occhio qualche gemma dormiente in basso deve manifestarsi durante la primavera. Difenderei durante tutta la stagione quel ramo e magari ripartirei l’inverno 2022 dall’anno uno del manuale S&S impostando come preferisci quelle piante sperando di avere del legno sostanzioso.

    Ti auguro di passare bei momenti tra i tuoi filari.

    Salut!!

  • Riccardo

    Member
    6 Gennaio 2022 at 00:07

    Ciao Fiorenzo, grazie per avermi risposto.

    la tuo approccio Bio è molto interessante ed è in linea con la mia idea di gestione del vigneto.

    Attualmente ho fatto un pò di pulizia e ti allego una foto per aggiornarti, in merito alla concimazione con uno stallatico è un suggerimento che sicuramente prenderò in considerazione.

    per quanto riguarda la scalzatura, a novembre sono stato al RIVE a Pordenone dove ho preso una scalzatrice un aratrino per accalzare e uno spollonatore, attrezzi che mi hanno consigliato di utilizzare in primavera ma se a riguardo hai consigli da darmi ne farò tesoro.

    la tua analisi dello stato delle piante è perfetta, il consiglio di togliere i grappoli lo applicherò.

    Sulla tua ipotesi di reimpostare la pianta la mia idea è diversa, per me il fatto che il vigneto abbia 11 anni rappresenta un elemento importante, il mio scopo, che è anche uno dei motivi per cui scrivo in questo forum è di preservare la longevità della vite fattore sul quale si basa anche il metodo S&S, sono consapevole del fatto che parto svantaggiato ma voglio pensare che nei fusti ci sia un discreto flusso linfatico.

    a tal proposito allego altre foto di piante dove sono indeciso, le tue ipotesi e anche quelle di Rocco mi tornerebbero molto utili vista la mia poca esperienza in campo.

    P.S. ad attestare il titolo della conversazione “missione impossibile” c’è il particolare che il vigneto si trova a Moio Della Civitella(SA) e io vivo a Padova, ma se una cosa mi piace la devo fare a tutti i costi😎.

    Riccardo.

  • Rocco

    Member
    6 Gennaio 2022 at 15:16

    Ciao Riccardo, ti allego tre inizi di conversione che io attuerei.. chiaramente non è facile individuare i canali migliori dalle foto ma credo che da come imposto i tagli si capisca che io nella riconversione prediligo puntare su alcuni nuovi germogli tenendoli a poche gemme (max 3).. nel mio vigneto del 1982 quest’anno sto portando avanti piccoli speroni a 2 / 3 gemme che saranno rivisti in primavera .. ogni pianta necessita di diversi approcci e mi accorgo sempre più di quanto sia complesso rimediare agli errori di quelli che ci hanno preceduto ..

  • Fiorenzo

    Member
    6 Gennaio 2022 at 21:19

    Ciao Riccardo, è un piacere scambiare opinioni e visioni sul ventaglio di possibilità che ogni pianta apre davanti a noi.

    Purtroppo non riesco a vedere la prima foto, penso sia quella dove mostri il lavoro di pulizia. Riguardo alla gestione delle invasive parlavamo con Rocco in un altro post della idea di una copertura pacciamante naturale con paglia, occhio non fieno sennò ci sono i semi, forse visto che sei lontano potrai aiutarti a gestire l’erba sul lungo filare. Non conosco esperienze di qualcuno che lo abbia fatto e non so se questa pratica possa portare poi altri problemi. Ipotizzo ad esempio che l’umidità che la paglia mantiene al suolo possa aumentare il proliferare di funghi patogeni della vigna?? Boh senza aver provato non posso darti certezze.

    Lo spollonatore invece cos’è? Per togliere i ricacci dalla base del fusto? Riesci a fare una foto?

    Riguardo la potatura rispetto la tua idea di voler salvaguardare il fusto e la storia della pianta. Come ci insegnano alla Accademy l’importanza della storicità della pianta che ci racconti la vita e la storia di ogni individuo vegetale. Però dai segni delle vecchie potature sulle tue piante si vedono grandi ferite su un fusto di diametro piccolo vista la giovane età della tua parcella e quindi molto molto rischioso per la stabilità ed il vigore del tuo flusso di linfa, già sicuramente perturbato da quel secco che entra. Li segnerò in giallo sulle foto. Resto quindi della mia idea di un ritorno indietro per cercare di fare uscire qualche dormiente più in basso e ripartire da lì in futuro non per forza l’anno prossimo. Io “coltiverei” l’ipotetico ramo in basso che uscirà questa primavera in parallelo con il vecchio fusto. Sul vecchio canale manterrei una minima uscita in alto ogni anno nell’attesa che il tuo nuovo fusto si sia formato negli anni con la sua nuova storia. La storicità delle tue piante la lasceresti vivere nel “fusto di rispetto” che non taglierai prima di anni ed anni, anzi puoi anche proprio lasciarlo secco testimone di un passato che tu hai riconvertito a S&S. Tutto questo ovviamente guardando vigore di ogni pianta in questa potatura invernale, analizzando la risposta nella fase vegetativa questa primavera e prendendo le giuste scelte in quel momento in base alla strada che vorrai prendere.

    Io ad esempio questa primavera lascerei solo un ramo nell’ipotetico sperone di quest’anno e magari farei anche la pazzia di cimarlo abbastanza presto così che le energie siano indirizzate verso il nuovo canale, sempre ipotetico che abbia germogliato più un basso. Parlo di più in basso perché così le vecchie ferite di potatura che debilitano la tua pianta siano tagliate fuori dal nuovo canale che tu stai iniziando a creare.

    Penso e immagino da quello che hai scritto che queste piante non sono all’interno di una azienda che “”deve assicurarsi obbligatoriamente”” una produzione annuale anche per motivi evidentemente economici o non devi rispettare alcuna consegna di gestione della tua parcella di vigna (potatura, tipo di allevamento, tipo di palizzatura e distanza interligna ed intrapiede) per rientrare in una denominazione qualsivoglia. Quindi tu potresti veramente spingere al massimo la personalizzazione di ogni pianta anche andando verso scelte “”pazze””.

    Guardando le tue foto mi viene un ultimo dubbio che oltre al vigore forse ci sia già un problema di funghi del legno, lo dico a causa del colore del legno dei tuoi rami, (le macchiette nero/grigie ipotizzo oidio?? Non mi riferisco a quel colore). Mi sembra un colore legno un po’ pallido, poi non so in realtà la tua varietà di che colore abbia il legno maturato. Però boh. Anche la biforcazione in punta che si vede su un ramo mi sembra un segnale un po’ ambiguo e che vedo su piante malate di patologie del legno. Magari manda qualche foto al prof. Deloire nella sezione science. Cerca il verde tagliando gradualmente sulla tua prima scelta prima di togliere qualsiasi altro ramo sulla pianta.

    Buon divertimento Riccardo!

    Cari saluti.

    P.S.:

    Purtroppo mi sono accorto che i miei “potenti” mezzi informatici non mi permettono di modificare una foto che ho scaricato da internet. Non ho un pc ma solo un telefono e non sono un master nell’utilizzo. Le vecchie ferite dannose a cui mi riferisco penso però che siano facilmente individuabili.

  • Riccardo

    Member
    6 Gennaio 2022 at 21:48

    Ciao Rocco, seguirò tutte le tue impostazioni su quelle piante.

    Aiutami a capire meglio questo aspetto:

    nella tua impostazione della foto che ti ho riallegato quali sono le tue aspettative di germogliazione e su quali tralci andresti a lavorare nella prossima potatura invernale?

    Mi interessa comprendere qual è l’impostazione che hai immaginato nel futuro per questa pianta, potrebbe tornarmi molto utile nell’approccio con le altre piante che ti assicuro tutte diverse l’una dall’altra😀.

    Buona Serata.

    Riccardo.

  • Rocco

    Member
    6 Gennaio 2022 at 23:50

    Ciao Riccardo, il futuro della pianta è indicato dai tralci segnati di blu.. ho volutamente lasciato più strade da seguire … purtroppo le foto non mi permettono di avere una visione totale e tridimensionale della pianta è quindi non è facile capire quale di quei tralci segnati di blu possa essere il futuro tralcio su cui investire… questo lo devi trovare tu.. le indicazioni date da Fiorenzo sono giuste .. cerca di interpretare ogni singola pianta cercando di individuare su di essa il tralcio più idoneo alla ramificazione:

    1) Stai lontano dai vecchi tagli grossi

    2) Segui il flusso della linfa

    3) Inizia una tua ramificazione con legno di rispetto e salvaguardia delle gemme di corona

    4) Sperona!!!! Lascia speroni a 2/3 gemme … lasciane quanti ne vuoi perché in primavera quando avrai i tralci verdi potrai scegliere tu a quali di loro affidare il futuro delle tue ramificazioni

  • Riccardo

    Member
    7 Gennaio 2022 at 01:03

    Ciao Fiorenzo,

    ti allego la foro della pulizia, la settimana prossima sarò in campo e ti mando una foto dello spollonatore, comunque si è una spazzola che toglie i polloni dal fusto.

    Tutto chiaro e giusto sulla tua impostazione di una potatura di ritorno, a questo punto si potrebbe valutare un reimpianto. Quali secondo te potrebbero essere i pro ei contro nella scelta delle due ipotesi?

    Temo che si tratti proprio di oidio, non sei l’unico ad avermelo fatto notare, invierò delle foto al prof. Deloire per avere un ulteriore parere.

    Grazie per la tua disponibilità.

    Riccardo.

  • Fiorenzo

    Member
    11 Gennaio 2022 at 21:05

    Ciao Riccardo.

    Ah ma quindi parliamo di una sorta di spazzola a mano per togliere i racci non un attrezzo per il trattore. Anche noi abbiamo una specie di spazzolone per questa fase.

    Riguardo i tuoi legni, io non parlavo delle possibili macchie di oidio da chiedere al prof Deloire ma del colore di alcuni tuoi rami un po’ troppo pallido. Ma potrebbe anche solo essere che non riescono a mangiare abbastanza queste piante come dicevamo sopra. Riguardo l’oidio visto che non hai una superfice immensa fatto una ricerca sull’AQ10.

    L’idea del rimpianto forse aspetterei, cerca di vedere la reazione questa primavera delle tue scelte di potatura, gestisci bene il germogliamento e poi vedrai. La vigna è bella rustica e se le dai lei risponde alla grande.

    Sai che puoi pensare di fare? Cerca là intorno delle ortiche, quando sei nella fase verde fatti anche un decotto di ortica senza entrare nel mondo dei macerati e dargliene sopra con l’atomizzatore o la pompa a spalla. Io lo uso sempre nelle piante orticole ma non l’ho mai fatto sulle vigne, e la risposta di benessere è alta.

    Lavora il tuo suolo!!!

    Tanti saluti e buon divertimento.

    • Fiorenzo

      Member
      11 Gennaio 2022 at 21:08

      Ps.

      Molto bene la rasata di prato.

      Hai un trattore anche piccolino?

  • Riccardo

    Member
    18 Gennaio 2022 at 20:55

    Ciao Rocco, ciao Fiorenzo,

    in questi ultimi giorni non mi sono fatto sentire perchè come vi dicevo sono stato in campo e non ho avuto tempo per fare altro.

    mi sono dedicato alla potatura ed i vostri consigli mi sono tornati molto utili.

    Ho cercato di reimpostare tutte le piante a guyot e dove potevo ho speronato un tralcio dal basso per la ricostruzione del fusto ovviamente è tutto rimandato alla potatura estiva vi terrò aggiornati.

    Grazie per il tempo che mi avete dedicato.

    vi allego altre 2 foto rappresentative della fase di potatura.

    A presto.

    Riccardo.

  • Rocco

    Member
    18 Gennaio 2022 at 22:28

    Grazie a te Riccardo per queste belle foto! Quel tramonto che sovrasta le tue piante è fenomenale!

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