• Emanuela

    Member
    17 Novembre 2021 at 13:33

    Ciao a tutti! 🙂

    Mi rendo conto che il tema forse non è del tutto pertinente a ciò che si discute normalmente sul forum, ma tra pochi mesi l’azienda agricola per cui lavoro e per cui gestisco i vigneti pianterà delle barbatelle di granaccia che dovrei impostare ad alberello, solo che la mia esperienza con l’alberello si limita alla sua conversione in guyot!

    Online e tra le persone che conosco non ho trovato nessuno che riesca ad aiutarmi, spero tanto di trovare tra gli iscritti a VMP qualcuno che abbia idea di come impostare in maniera corretta e funzionale un alberello.

    Grazie a tutti!

  • Rocco

    Member
    17 Novembre 2021 at 20:04

    Ciao Emanuela, ma questi alberelli li alleverete senza spalliera oppure in spalliera ? Secondo me per entrambi i casi potresti partire dall’allevamento della cosiddetta palmetta e cioè lasciare i classici 4 tralci sotto il filo di panchina e poi da lì nell’anno successivo impostare le branche. Le strisce in blu sono i tagli da cui io partirei per creare l’alberello a 4 branche. Comunque attendiamo altre risposte dalla nostra comunità!

    • Emanuela

      Member
      19 Novembre 2021 at 10:58

      Ciao Rocco, grazie mille per la risposta.

      In realtà, non mi è ancora stato specificato se le piante saranno sostenute da spalliera o meno.

      La tua proposta per l’allevamento a spalliera mi sembra molto semplice e pulita, mi hai dato un bello spunto! Potrei pensare di raggiungere le quattro branche gradualmente, in più anni, cosa ne pensi?

      • Rocco

        Member
        20 Novembre 2021 at 22:01

        Ciao Emanuela, credo che tu possa raggiungere le 4 branche in più anni e secondo le esigenze che riterrete più opportune.. l’importante è applicare le regole del metodo S&S per assicurare longevità alle vostre piante . Trovo interessante anche la modalità indicata da Sandro il quale ha sicuramente molta esperienza in merito all’alberello.. partire dai due tralci è anche una bella idea .. insomma .. ricapitolando io ritengo che l’allevamento dell’alberello sia molto soggettivo e che pertanto debba necessariamente rifarsi alla visione che il potatore avrà negli anni della formazione della pianta

  • Sandro

    Member
    18 Novembre 2021 at 11:52

    Ciao Emanuela,

    il tema mi pare più che pertinente e per me molto interessante;

    personalmente trovo quella ad alberello la forma di allevamento più affascinante!

    Io costruirei la pianta in modo graduale: partendo dai primi due tralci dello sperone iniziale, continuando poi a sfruttare i successivi germogli più esterni, in modo da far aprire la pianta; pensa già agli spazi che avrai a disposizione per la gestione, ti ritroverai col tempo con una pianta dai tre ai cinque speroni e che poterai corta;

    granaccia, il nostro cannonau… ad alberello verranno su delle piante meravigliose;

    ti segnalo una discussione simile di un’altra nostra collega:

    Young Grenache bush vines

    • This reply was modified 1 year, 4 months ago by  Sandro.
    • Rocco

      Member
      18 Novembre 2021 at 17:43

      Ciao Sandro, interessante la tua idea.. perché non posti un disegno per darci modo di capire meglio? Intendi i due tralci che cresciamo al secondo anno?

    • Emanuela

      Member
      19 Novembre 2021 at 11:02

      Grazie mille Sandro per la risposta!

      Ho letto la discussione che mi hai linkato e la trovo molto utile. Purtroppo finché non saprò se alleveremo con l’ausilio della spalliera o meno è difficile immaginare lo spazio a disposizione e la conseguente densità d’impianto. L’idea di un allevamento senza spalliera mi entusiasma molto, nonostante le difficoltà che comporterebbe.

  • Sandro

    Member
    18 Novembre 2021 at 21:29

    Ciao Rocco,

    si intendevo i due tralci che alleviamo al secondo anno, impostati ad altezza adeguata, non sono stato chiaro, scusate.

    Da lì, sfruttando i successivi germogli e la filotassi della vite, inizierei a far aprire la pianta e costruire l’alberello;

    cercherò di mettere qualche disegno prossimamente.

    • Emanuela

      Member
      19 Novembre 2021 at 11:02

      Grazie mille!!!

  • Emanuela

    Member
    23 Novembre 2021 at 12:12

    Si, concordo: oltre a documentarmi sulle varie possibilità, devo costruire la mia visione della pianta e del vigneto nell’insieme, facendo molti ragionamenti sulle varie possibilità. Magari quando avrò qualcosa di più concreto lo posterò per un confronto. Intanto, però, mi piacerebbe addentrarmi a fondo nell’argomento, ma purtroppo sto constatando che le fonti a disposizione online sono scarse.

  • Simone

    Member
    25 Novembre 2021 at 22:14

    Ciao Emanuela.

    Ho piante in allevamento sia ad alberello in volume che ad alberello in parete.

    In entrambi i casi la crescita delle piante deve essere progressiva, rispettare il vigore ed evitare accrescimenti veloci in solo un anno. In generale, una volta creato il fusto (attenzione che i tralci siano vigorosi, altrimenti pota a 2 gemme e aspetta). Dicevo: una volta creto il fusto puoi cominciare ad aprire l’alberello, selezionando i germogli all’altezza dell’impalcatura desiderata (in genere 2 + la riserva più in basso). Dopo quella fase devi crescere evitando di fare tagli sulla linfa (crescerai in diagonale verso l’esterno). Quando hai raggiunto la larghezza desiderata inverti il taglio e poi procedi con tagli alternati, crescendo come il cordone speronato…verso l’alto.

    Per l’alberello in volume il concetto è il medesimo, ma la differenza è che devi idealmente, guardando la pianta dall’alto, puntare ad avere almeno 3 braccia (o 4 se credi) ai 3 vertici di un triangolo. Hai presente un tavolino a 3 piedi? Ecco rovescialo ed avrai l’impostazione del tuo alberello! E mi raccomando…cresci piano, il succo dell’alberello è avere pazienza!

  • Sandro

    Member
    30 Novembre 2021 at 20:59

    Ciao Simone,

    da quel che ho letto abbiamo praticamente lo stesso approccio alle piante allevate ad alberello, sia in parete che in volume, con un’idea che condivido totalmente: pazienza!

    Sono curioso di sapere che varietà allevi e dove.

    Grazie sin d’ora.

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