Home Forums EXPERIENCE ESPERIENZE E SFIDE – EXPERIENCES AND CHALLENGES PIANTARE BARBATELLE LASCIANDO LA RADICE LUNGA Reply To: PIANTARE BARBATELLE LASCIANDO LA RADICE LUNGA

  • Fiorenzo

    Member
    28 Maggio 2021 at 21:13

    Salve,

    Anche io sono in francia, posso confermarvi che il plantoir é incredibile, super veloce super riuscita, utile soprattutto per rimpiazzare nelle linee le mancanti, ma meno in fase di nuova piantagione.

    Noi passiamo prima con una piccola ruspetta equipaggiata solo con tre specie di unghioni per rompere la terra e togliere il piede da rimpiazzare con tutte le radici. Cosî si evitano ripartenze di vigna americana ed il terreno é già pronto per accogliere la nuova piccolina. Poi plantoir e vi consiglio di usare le sue punte per bien tassare il terreno intorno alle radici delle piante.

    In caso di piantagione da zero abbiamo un altro attrezzo fatto apposta per entrare nei terreni ben lavorati e preparati. È più leggero e meno ingombrante.

    Riguardo questione radice lunga radice corta. Io ero super favorevole alla radice lunga: più riserve per ripartire ed apparato radicale già pronto per agevolare la ripartenza. Poi abbiamo fatto la prova su due piantagioni una con corta una con lunga. La lunga parte prima ma dopo due/tre anni ha come un momento di stop e prende di ritardo. La corta invece parte più graduale ma cresce costante a livello di vegetazione e produzione. Alla fine ci siamo detti con il proprietario della ditta vinicola per cui lavoro meglio radice corta.

    Secondo le nostre riflessioni con la radice lunga si crea un disequilibrio tra parte nella terra e parte fuori dalla terra. Inoltre togliendo barbatelle che non erano partite abbiamo notato che le radici lunghe dopo un anno in terra sono rimaste tutte agglutinate tra loro, direi soffocandosi tra loro. Le radici corte, tagliate a 1/2 cm, nella terra si dispongono giustamente ognuna verso una direzione diversa e può svilupparsi con nuove radichette autonomamente senza ostacolarsi tra loro.

    Vorrei condividere una altra esperienza che ho avuto in passato. Rimpiazzavamo nelle vigne passando prima con una specie di trivella su un trattore ma non aveva una punta aveva come due lame a forma di semi-cerchio. Questa lasciava un buco di 70cm di diametro e la terra lungo il perimetro del buco. Il suo movimento circolare faceva uscire la vecchia pianta con molte radici, come svitandola dalla terra. In seguito adagiavamo la barbatella con le radici lunghe e disposte ognuna in una diversa direzione, come allungate nella terra. E con una zappetta ricoprivamo il buco facendo cadere la terra disposta tutt’intorno.

    Cordiali saluti,

    Fiorenzo.